Di cosa è fatto il Web?
[6 memos] titoli rubati a I. Calvino

 

Visibilità  nei siti Web: sguardo da una finestra

Finestra sul mondo...
una volta pubblicato il sito viviamo l'illusione che i visitatori arrivino naturalmente a consultare le nostre pagine. Ma come fanno a vederci, come fanno a vedere la nostra finestra?

Visibilità  nei siti Web:  piramidi e fontane
Invia questa foto come Concept Card!

Piramidi...
Homepage come punte di
piramidi e fontane:
- solide e cristalline (a fine progetto)
- spumeggianti e mutevoli (nell'aggiornamento)

Visibilità  nei siti Web:  come spezie su un banco

Lo speziale...
sapiente distesa di spezie... Il look and feel del... negozio è determinato dal suo "contenuto".

Visibilità

Materia: la dimensione x...
Di che cosa è fatto il Web?

 visibilità > materia  x: 4.1

Visibilità nel web: motori di ricerca.
Il web è (ancora - essenzialmente) testo! La pratica di navigazione più comune comincia dalla digitazione di parole nei motori di ricerca. È sorprendente notare quanti siti ancora non sfruttino adeguatamente i metatag, i titoli, i testi alternativi alle immagini (alt text) e ai link (title text). Sorprende soprattutto notare quanto i testi stessi non riportino le parole importanti e relativi sinonimi o simili (ad es. traduzioni in altre lingue). Se le parole non ci sono, sarà impossibile che quella pagina venga associata alle parole ricercate dagli utenti.

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Vedi anche
Finestra sul mondo (foto foto)
Prole [sic!] chiave (documentox: 3.2)

 visibilità > materia  x: 4.2

Visibilità delle sezioni nel sito: piramide o iceberg?
Quasi punte di iceberg mastodontici le homepage spesso non riescono a far percepire i livelli più profondi dell'ipertesto. In un progetto di un sito, l'homepage è la prima e l'ultima cosa. Va continuamente ripensata durante tutto il processo e anche oltre: è necessario controllare che gli aggiornamenti del sito siano da essa rispecchiati. Alla fine di un progetto mi piace immaginare l'homepage come la punta di una piramide ben salda, piuttosto che la punta di un iceberg galleggiante. Nella fase di manutenzione (e dunque nella vera vita del sito) l'immagine che più mi piace è quella della fontana del Louvre: una piramide d'acqua alimentata da innumerevoli getti che cambiano continuamente - in questo modo la punta è viva e... spumeggiante.

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Vedi anche Piramidi (foto foto)

 visibilità > materia  x: 4.3

Visibilità di posizione: dove sono?
L'ipertesto facilmente fa perdere il senso di orientamento. La navigazione dovrebbe sempre essere guidata da un'interfaccia che faccia percepire al navigatore dove si trova, che percorso ha fatto, come può tornare indietro, come può ritrovare le informazioni viste una volta uscito dal sito. Questa è una delle più grosse sfide affidate ai progettisti. A meno di non trovare soluzioni geniali, meglio non cercare di inventare l'acqua calda. Certi standard di usabilità si sono ormai affermati nel web e andrebbero se non rispettati, quanto meno emulati. La creatività secondo me sta nel reinterpretarli, magari forzandoli leggermente ai propri scopi... senza dimenticare però di essere ospitali verso i visitatori.

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Vedi anche
Don't make me think! (1a legge di Krug sull'usabilità) (documentoy: 2.1)
Coerenza con... gli altri siti (...usabilità?) (documentoy: 6.2)

 visibilità > materia  x: 4.4

Visibilità del contenuto: da dove comincio a leggere/esplorare? Il contenuto di una pagina web dovrebbe essere sempre altamente strutturato. L'utilizzo degli header di vario livello (h1, h2, h3, ecc.) dei paragrafi, delle liste ordinate e non ordinate, ecc. sono strumenti che l'HTML classico ci mette a disposizione per strutturare il contenuto. Anche utilizzando altri linguaggi o tecnologie (non ultimo Flash) il concetto non cambia: occorre strutturare il contenuto. La grafica può e deve aiutarci a perseguire questo scopo. Ma la grafica da sola potrà ben poco senza un'attenta gestione del contenuto (content management).

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M'importa: la dimensione y...
Do you matter?

 visibilità > m'importa  y: 4.1

Look & feel: vedo e... sento!
Per look & feel di un sito si intende normalmente tutto ciò che lo caratterizza graficamente (forme, colori, font, immagini, icone, ecc.) e lo rende riconoscibile. In sostanza tutto ciò che è visibile. In un sito aziendale o di marca spesso si parte dallo stile di comunicazione che l'azienda o la marca già hanno e lo si declina sul mezzo web. Oltre alle regole intrinseche del mezzo (una foto a tutto schermo sarà probabilmente ancora troppo pesante), nella declinazione sul web c'è qualcosa di specifico: l'interazione con l'utente. Non mi riferisco al sistema di navigazione (questione piuttosto di materia), ma alla ergonomia del sito. Per usare un sito utilizziamo un mouse o un pennino o qualcosa di simile, in sostanza spostiamo un puntatore. Muovendo il puntatore la pagina può vivere e dare segnali. L'esperienza dell'utente (con operazioni di mouse over, scroll, clic, drag & drop, ecc.) è elemento determinante nel look & feel almeno quanto la grafica. Il nostro vocabolario di esperienze ergonomiche può espandersi infinitamente già con l'utilizzo dei CSS e di immagini studiate ad hoc, per non parlare delle potenzialità di Flash a questo riguardo. Flash è inoltre precursore dell'utilizzo di suoni come segni di interazione, una strada che vale la pena di considerare, anche se ancora con discrezione.

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Vedi anche
Coerenza oltre il web (...riconoscibilità). (documentoy: 6.3)

 visibilità > m'importa  y: 4.2

Look & feel: il contenuto può essere la forma.
Come una vetrina può caratterizzare un negozio, così un sito può assumere un forte carattere grazie al suo contenuto. Un museo d'arte ha le pareti spoglie, ma riempito di opere ci appare estremamente bello proprio grazie a ciò che espone.

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Vedi anche Lo speziale (foto foto)

 

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